Hunger Games

by Suzanne Collins

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    Titolo: Hunger Games (titolo originale inglese Hunger Games)
    Autore: Suzanne Collins
    Anno: 2008
    Casa editrice: Scholastic
    Genere: fantasy, avvenutra
    Numero pagine: 368
    Riassunto della trama: Breve trama priva di spoiler significativi per chi non avesse letto il libro e avesse intenzione di farlo, seguita poi dalla trama dettagliata che metterò sotto spoiler.

    CITAZIONE
    Hunger Games è ambientato nel futuro, dopo la distruzione del Nord America, in una nazione nota con il nome di Panem, dove ci sono una ricca capitale, Capitol City, e dodici poveri distretti periferici. Come punizione per un precedente tentativo di ribellione, ogni anno un ragazzo e una ragazza di età compresa fra i dodici e i diciotto anni vengono prelevati in maniera casuale da ogni distretto e costretti a partecipare agli Hunger Games, un evento televisivo nel corso del quale i partecipanti, o "tributi", devono combattere sino alla morte in un luogo prestabilito, l'Arena, una vasta arena all'aria aperta, sino a quando solo uno sopravvive. La storia segue le vicende di Katniss Everdeen, una ragazza proveniente dal Distretto 12, che si offre volontaria quale partecipante alla settantaquattresima edizione dei giochi per salvare la propria sorella minore, Primrose.

    Hunger Games è ambientato nel futuro, dopo la distruzione del Nord America, in una nazione nota con il nome di Panem, dove ci sono una ricca capitale, Capitol City, e dodici poveri distretti periferici. Come punizione per un precedente tentativo di ribellione, ogni anno un ragazzo e una ragazza di età compresa fra i dodici e i diciotto anni vengono prelevati in maniera casuale da ogni distretto e costretti a partecipare agli Hunger Games, un evento televisivo nel corso del quale i partecipanti, o "tributi", devono combattere sino alla morte in un luogo prestabilito, l'Arena, una vasta arena all'aria aperta, sino a quando solo uno sopravvive. La storia segue le vicende di Katniss Everdeen, una ragazza proveniente dal Distretto 12, che si offre volontaria quale partecipante alla settantaquattresima edizione dei giochi per salvare la propria sorella minore, Primrose. L'altro partecipante ai giochi proveniente dal Distretto 12 è Peeta Mellark, un giovane che Katniss conosce sin dalla scuola e che una volta ha salvato la vita di Katniss offrendole il proprio pane quando la famiglia di lei stava per morire di stenti.
    Katniss e Peeta sono quindi condotti a Capitol City, dove incontrano gli altri "tributi" e vengono introdotti al pubblico di Panem. Durante l'intervista di presentazione, obbligatoria per ogni tributo, condotta da Caesar Flickerman, Peeta rivela in diretta i propri sentimenti nei confronti di Katniss. La ragazza, tuttavia, in un primo momento non crede alle parole di Peeta, pensando infatti che sia un modo subdolo per attirare le attenzioni degli sponsor e, una volta dietro le quinte, lo attacca, facendolo cadere su dei vasi che gli feriscono le mani. Il supporto del pubblico, nonché degli sponsor, può essere fondamentale per la sopravvivenza, dal momento in cui a questi è concesso di inviare regali ai propri tributi preferiti durante il corso dei giochi.
    I giochi cominciano con undici dei ventiquattro tributi uccisi nel primo giorno, durante il quale Katniss dimostra la propria abilità nella caccia e nelle tecniche di sopravvivenza per superare tale prova. Nel corso dei giochi, la morte dei tributi prosegue, ma sia Katniss che Peeta riescono ogni volta a cavarsela.
    Presumibilmente in conseguenza all'immagine offerta da Katniss e Peeta quali amanti, una nuova regola viene annunciata nel corso dei giochi, definendo che due tributi dello stesso Distretto possono vincere in pareggio. In conseguenza a tale proclama, Katniss si pone alla ricerca di Peeta, lo trova ferito e lo soccorre. Agendo come una giovane innamorata, conquista ancora più favore nel pubblico e, conseguentemente, doni da parte dei suoi sponsor. Quando la coppia rimane finalmente sola in gioco, i gestori del gioco decidono però di revocare la nuova regola e cercano di forzarli a un drammatico finale nel corso del quale uno dovrà uccidere l'altro per vincere. Ciò nonostante, i due giovani decidono di tentare il suicidio nella speranza che gli organizzatori possano accettare di avere due vincitori invece di nessuno.


    Commento: E qui arriva la parte più interessante. Io non risparmierò nulla di questo libro, e sebbene sappia che non potrò far cambiare idea a nessuno con quello che dirò, voglio almeno mettere alla luce in maniera oggettiva quanto superficiale e sciocco sia Hunger Games, perché mi sono proprio stancata di chi lo esalta come un libro profondissimo e bellissimo... ma per favore! Se questo è profondissimo e bellissimo cosa sono Delitto e Castigo, Cime Tempestose, 1984, Il Mondo Nuovo, La Fattoria degli Animali...?!
    Ora, se posso, alla lontana, ammettere che possa essere un libro di intrattenimento, un minestrone piacevole di quelli che si possono leggere con leggerezza sotto l'ombrellone in spiaggia (per me neppure quello, ma potrei accettare questa versione), mi ribello e mi rifiuto di accettarlo come romanzo serio per giovani adulti, che è poi così che è stato presentato: come una cosa seria!
    Ma andiamo con ordine... userò un po' di ironia, altrimenti potrei non riuscire a recensirlo...
    Parto con la mia recensione dal termine futuro distopico, che, applicato a Hunger Games, mi ha fatto imbestialire. Dunque, il genere della distopia include alcuni fra i più grandi e bei romanzi della letteratura mondiale (soprattutto inglese) che io abbia mai letto: sto parlando in particolare dei romanzi di George Orwell La Fattoria degli Animali, 1984, del romanzo di Aldous Huxley Il Mondo Nuovo, Il Signore delle Mosche di William Golding. Ci metto dentro anche Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick (da cui è stato tra l'altro ispirato il film di Ridely Scott, Blade Runner), i romanzi di H.G. Wells eccetera, indietro fino alla distopia russa. Ora, io dico, come è pensabile provare anche solo a paragonare questi capolavori della letteratura mondiale con Hunger Games? Come è possibile usare un genere che, a memoria d'uomo, è sempre stato applicato a romanzi molto seri, profondi ed intelligenti per classificare Hunger Games? Ecco, questo è il primo punto che vorrei mettere in chiaro: Hunger Games NON è un romanzo distopico! Non voglio più sentire questo accostamento, basta!
    Quindi, dopo aver sentito critici e lettori tesserne le più sperticate lodi, le mie aspettative erano giunte al livello di immaginarmi un bel libro per ragazzi, con atmosfere cupe e sanguinarie alla Signore delle Mosche. E invece... mi sono ritrovata fra le mani una protagonista odiosa dalla personalità schizofrenica, che davanti alla prospettiva di una morte cruenta per mano di uno dei suoi compagni di sventura (pensiero che, tra l'altro, non le sfiora quasi mai la mente) il massimo di cui riesce a curarsi sono gli "sfolgoranti" abiti che lo stilista Cinna crea per lei, i quali vengono descritti, per la gioia delle ragazzine, fin nei minimi dettagli, con fronzoli e ridondanze descrittive di cui si sarebbe fatto molto volentieri a meno. Per trovare un paragone calzante con la verbosità inutile con cui vengono descritte cose insignificanti ai fini della trama come docce e vestiti, vi citerò un solo nome: Bella Swan e le sue pippe mentali su quanto sia scultoreo il fisico di Edward Cullen. E penso con questo di aver detto tutto...
    La schizofrenia del personaggio viene ulteriormente sottolineata dalla trasformazione degna del miglior Stevenson della rozza e maschile Katniss-Mr Hyde, abituata ad appostarsi nei boschi e vivere di caccia, che non appena viene catapultata nel favoloso mondo di Capitol City si trasfigura nella bellissima e famminilissima Katniss-Dottor Jekyll, che nel giro di meno di quattro ore impara a camminare su delle vertiginose scarpe col tacco con più disinvoltura di Kate Moss. Il tutto, come se non bastasse, va a discapito di una più accurata presentazione e caratterizzazione dei personaggi, il cui unico scopo all'interno del romanzo sembra essere quello di salvare e mettere in risalto la protagonista stessa e, una volta adempiuto il loro ruolo di deus ex machina, vengono puntualmente fatti fuori senza ritegno. Significativo è il fatto che della maggior parte di essi non si conosca neppure il nome! Sono così amorfi e privi di personalità che la loro morte passa nella assoluta indifferenza da parte del lettore che non si affeziona a loro, in quanto neppure li conosce!
    Ma andiamo con ordine: lo stile e la scrittura sono infantili e inutilmente ridondanti. Per cogliere a fondo l'insulsaggine e la pochezza della scrittura basta leggerne alcuni brani ad alta voce (ho sperimentato di persona...); la caduta nella banalità è costante e quasi spiazzante. Banalità descrittiva ma, soprattutto, banalità e piattezza emotiva.
    I personaggi sono, come è già stato detto, inesistenti. L'unica di cui si sappia qualcosa è Katniss, così simpatica e deliziosa da suscitare nel lettore il desiderio di vederla morire fra atroci sofferenze per mano di uno qualsiasi degli altri tributi senza nome, non importa chi, purché sia doloroso. Invece a morire subito, senza dare al lettore neppure il tempo materiale per affezionarcisi, è Rue che ha avuto la malaugurata idea di allearsi con la nostra deliziosa eroina. Peeta, che avrebbe le potenzialità per essere un personaggio migliore, (anche se la sua presenza è quasi nulla, visto che deve lasciar posto alla nostra Prima Donna) scade per il semplice fatto che, purtroppo, l'amore che prova per Katniss è vero. Peeta sembrerebbe infatti più arguto ed intelligente di Katniss, se non fosse che ben presto di questa sua presunta intelligenza si arriva a dubitare, in quanto si scopre che il suo amore per una donna che lo disprezza apertamente, ritenendolo un peso gravoso sulle sue spalle, è reale.
    La cosiddetta falsa storia d'amore fra i due è costruita in maniera a dir poco assurda e ci si chiede come abbiano fatto gli abitanti di Capitol City a crederci: per lei ogni occasione è buona per sfottere, rimproverare, umiliarle Peeta in maniera irritante e con tono saccente e, talvolta, persino falsamente bonario. Si potrebbe fare un elenco infinito di tutte le volte che maltratta e disprezza Peeta, ma mi limiterò a citare l'episodio in cui, con nostra somma gioia, vediamo Katniss nei panni della sublime Dea cacciatrice che lei stessa ha, con grande modestia, costruita attorno a sé: invece di provare pietà per il povero Peeta, ferito e malconcio, non fa che pensare a quanto sia di peso, a quanto rumore faccia facendo scappare i suoi preziosi conigli, di quanto i suoi passi leggeri e felpati vengano vanificati dall'andatura bovina di questo pasciuto ragazzo del pane. Oltre a doversi sorbire gli autoincensamenti della cara Katniss e doverla osservare mentre non fa altro che paragonare in maniera umiliante Peeta al suo amico Gale, il lettore è costretto anche a sorbirsi una quantità spropositata di baci e moine falsi come una banconota da sette euro, mentre l'azione langue nelle profondità di una caverna dentro la quale, oltre alle suddette diabetiche effusioni, non accade ASSOLUTAMENTE NULLA.
    La storia nella sua idea di base (tra l'altro spudoratamente e malamente copiata dallo splendido manga Battle Royale di Koushun Takami, tratto dall'omonimo libro dello stesso Takami) si sarebbe prestata ad una bellissima analisi psicologica dei personaggi, in quanto la situazione poteva ben portare alla luce le diverse caratteristiche, nonché le storie individuali di ogni ragazzo (cose che nel manga ci sono e sono rese stupendamente). Invece, il tutto si basa solo ed unicamente sulla bravissima, bellissima e perfettissima Katniss.
    I colpi di scena sono pietosi oltre che irritanti: il continuo cambiamento delle regole del gioco, per esempio, oltre ad essere scontato, è incoerente ed assurdo. Un gioco mortale e crudele come viene presentato Hunger Games, viene modellato senza alcuna motivazione plausibile sulla insulsa e poco credibile love story di Katniss e Peeta, salvo poi essere cambiate di nuovo alla fine per il breve spazio di pochi secondi, il tutto per avere come vincitori i due colombi (o meglio ghiandaie imitatrici, tanto per stare in tema). Un colpo di scena davvero inaspettato, se non fosse che tutti lo avevano già capito fin dalla prima riga del libro e che il finto e patetico tentativo di suicidio dei due non abbia ingannato nessuno (tranne gli animi ingenui degli abitanti di Capitol City e i "crudeli" Strateghi che però qui sfoderano un cuore d'oro sensibile all'amore).
    Molto si potrebbe dire del numero esorbitante di pagine dedicate alla descrizione dei vestiti, dei pasti e delle numerosissime docce della protagonista, che ricordano grottescamente i film sexy all'italiana di Alvaro Vitali, nonché le mitiche docce di Edwige Fenech. Io, davvero, vorrei contare quante volte Katniss si fa la doccia in questo maledetto libro! Mi sa che un giorno lo farò, perché è esilarante che in un libro dove si dovrebbe parlare di ragazzini che si ammazzano a vicenda per 149 pagine su 368 (praticamente un terzo del libro stesso!) ci se debba sorbire questa che fa docce e prova vestiti! Cioè, non si può! E dovrei contare anche quante volte si rimpinzano... Hunger Games è un titolo proprio appropriato, in quanto i due protagonisti non fanno altro che mangiare, pur essendo in una situazione di pseudo pericolo, descritta però dalla Collins più come un'allegra scampagnata nei boschi con picnic annesso.
    Di particolare rilievo è l'episodio dei lupi mutanti: parafrasando mia sorella "E fu così che Hunger Games si trasformò in New Moon!". Si scopre che i lupi sono nientepopodimeno che i concorrenti morti, trasformati dalla avanzatissima tecnologia di Capitol City: tecnologia che, pur riuscendo a ridare l'udito a Katniss e far resuscitare i morti, inspiegabilmente non riesce a guarire la gamba di Peeta che rimarrà zoppo a vita; quando si dice i misteri della tecnologia! Ad ogni modo, i suddetti lupi, pur essendo dotati di artigli di notevole lunghezza, nonché di zanne affilate e un'"intelligenza umana" non riescono ad uccidere il malaugurato Cato, pur continuando a dilaniarlo per una notte intera. Invece, sorprendentemente, alla nostra poliedrica eroina basta una sola freccia ben assestata per ucciderlo, in un caritatevole gesto di pietà. Questi esseri ibridi e mutanti, che non sono neppure in grado di uccidere un misero umano indifeso, così come sono apparsi, scompaiono in una buca senza altre spiegazioni, lasciando il lettore più sconcertato di prima. Ah, il clou di tutto penso sia il momento in cui dicono a Katniss che avrebbero voluto rifarle le tette... ma invece di perdere tempo in queste cagate non potevate impegnarvi un po' di più ed evitare che quello sfigato di Peeta restasse zoppo a vita, visto che siete in grado di resuscitare i morti!? Ma va beh...
    Non sono mai stata così delusa da un libro: Hunger Games è, posso dire senza paura di esagerare, uno dei libri più brutti che io abbia letto negli ultimi anni.
    Oltre alle alte aspettative davanti ad una trama del genere, sono stata delusa e deviata dalla recensione che uno scrittore che io amo e stimo come Stephen King ha stilato (sprecato) per un libro del genere a cui ha attribuito l'eccessivo voto di B; certo, avrebbe dovuto accendere un campanello d'allarme nella mia mente il commento enfaticamente entusiasta che a questo cosiddetto libro ha riservato la sedicente scrittrice Stephanie Meyer, così entusiasta da portarselo anche al ristorante pur di non smettere di leggerlo!
    Citazioni: Di citazioni epiche ce ne sarebbero a bizzeffe, ma queste non potevo non metterle!
    "Noto immediatamente le imbottiture sui seni[...] - Lo so - dice Cinna prima che io possa protestare. - Ma gli Strateghi volevano intervenire su di te chirurgicamente. [...]"
    E poi queste tre insieme che danno il senso della scempiaggine generale...
    "La perfezione della pelle, liscia e scintillante. Non solo sono scomparse le cicatrici che avevo nell'arena, ma non c'è traccia nemmeno di quelle accumulate in anni di caccia. La mia fronte è liscia come raso e, quando cerco la bruciatura dul polpaccio, non trovo nulla." ---> sembrano le descrizioni che si possono reperire tanto al chilo in un harmony di bassa lega.
    "A qualche metro di distanza c'è Peeta. [...]appena lo vedo faccio quattro passi e mi getto fra le sue braccia. Lui barcolla all'indietro, perdendo quasi l'equilibrio, e solo allora mi accorgo che il sottile attrezzo di metallo che ha in meno è un bastone da passeggio." ---> ed eccolo qui, un uomo rovinato, costretto a camminare con l'aiuto di un bastone per il resto della vita grazie alla tecnologia futuristica di Capitol City che resuscita persino i morti...
    Prezzo: 17 € (almeno quello che ho io che, grazie a Dio, non ho comprato, ma mi è stato regalato!)
     
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  2. effy`
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    Prima di tutto voglio dire che sto morendo dalle risate, grazie alla tua recensione xD
    In secundis, ci tengo a specificare che i miei saranno semplici commenti al tuo scritto, anzichè una recensione di risposta. Per chi non lo sapesse - un po' difficile - io adoro Hunger Games. Lo posso tranquillamente posizionare tra i miei libri YA preferiti, sotto le saghe della Clare e di Laini Taylor. Ciononostante, la Collins non è tra le scrittrici che più apprezzo e, molto spesso,m mi trovo a criticarla. Questo perchè sono dell'idea che bisogna essere obbiettivi su qualsiasi cosa e uscire dallo status 'fangirling' che annebbia un po' tutte le lettrici della mia età.
    Lo stile della Collins è impreciso, povero, molto caotico, semplicistico e, ahimè, completamente privo di descrizioni. Quindi posso anche essere daccordo su alcuni tuoi punti, ma non su tutto. Non spendo parole per la protagonista perchè la percezione dei personaggi è assolutamente soggettiva. A me può piacere per alcuni motivi, a te no per altri. Ci sto, è il bello di essere diversi. E Katniss non è neppure un soggetto che ha una crescita, nel corso dei libri, quindi te la prendi così com'è e ti sta. Non ci può piacere sempre tutto, no?
    Quello che davvero non accetto è la similitudine con Bella Swan. A parte che Twilight viene associato al più vile degli escrementi ed è una cosa che mi infastidisce perchè i gusti sono gusti e da una che porta il nick di 'Leah' come un personaggio della saga, che grafica e scrive a riguardo direi che i tuoi giudizi sono abbastanza incoerenti. Assurdi, il più belle volte. Infierire su una sacrosanta saga solo perchè si concentra su una storia d'amore puramente adolescenziale, quindi frivola e superficiale, ha un po' stufato. Sarà a causa dei film, io sono la prima a puntare il dito ma, santo cielo, prendete come esempio altri romanzi!
    Poi voglio capire meglio il tuo ragionamento: insomma, Hunger Games NON è una distopia perchè 1834 lo è? Ma che significa? Mica mi ha dato delle motivazioni. Dicasi romanzo distopico un libro ambientato in un possibile futuro che presenta elementi sociali completamente opposte a quelle utopiche, quindi autodistruttive, apocalittiche, vedetela come volete. Hunger Games è una distopia YA, è differente da V for Vendetta o Fahrenheit 451, che hanno temi più forti, più legati alla politica. Hunger Games non è neppure come un libro di Lois Lowry, che io amo con tutto il mio cuore, ma la particolarità del romanzo distopico è che non esiste mai un futuro uguale in ogni libro. Ci sono elementi che persistono (vedi poesie e libri distrutti) ma si presenta sempre in modo diverso. Matched, Divergent, Shatter Me, tutti romanzi distopici YA, scritti per un pubblico meno maturo, che toccano temi differenti in modo differente. Per quanto non mi sia piaciuto il libro di Veronica Roth io NON POSSO dire che non è una distopia, perchè lo è. Ha elementi distopici e, in barba alla mia opinione personale, si cataloga in quel genere. A livello cinematografico Gattaca e Il pianeta delle Scimmie non sono definite entrambe distopie? E che hanno in comune? Niente.
    Il resto sono tutti commenti personali, della serie 'vedila come vuoi' xD
    Il fatto che tu critichi un libro perchè il protagonista maschile alla fine rimane zoppo è totalmente nosense. Riguardo ai lupi mutanti, sappi che nel secondo volume viene detto che non erano realmente i tributi morti 'resuscitati'. Un miliardo di libri e film sui licantropi e torniamo sempre a battere sulla saga della Meyer xD perfino da chi la apprezza o l'ha apprezzata. Io capisco che crescendo da acerbi i gusti diventino più raffinati, ma qui si tratta di sputare bellamente nel piatto in cui si ha mangiato.
     
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    Allora, capisco che vederlo associato a Twilight possa darti fastidio perché a te il libro è piaciuto eccetera, ma mettere in mezzo i miei gusti qui non mi sembra il caso, dato che Twilight a me fa schifo profondamente... e io lo trovo per molti versi paragonabile a Hunger Games. Prendere il mio nick come prova è assurdo, anche perché il mio nick non nasce dalla Leah di Twilight (anche se lei forse è uno dei personaggi che mi sta meno sull'anima perché odia Bella Swan), ma da un'associazione di pensieri e l'assonanza con il mio nome. Quindi, se usi quello per accusarmi di incoerenza, mi spiace, ma sei fuori strada. Il fatto che ci scriva sopra... prima leggi le mie ff su Twilight e poi ne riparliamo, perché in esse di Twilight c'è davvero ben poco.
    Dicevo, trovo Hunger Games paragonabile a Twilight per vari motivi.
    Prima cosa per il genere: storielle per ragazzine tutte e due, prive di spessore tutte e due. Palesi fenomeni commerciali tutte e due.
    In secondo luogo per la scrittura: pessima in tutte e due i libri che la traduzione ha cercato di mascherare, ma con pessimi risultati in ogni caso.
    Terzo per la pochezza dei personaggi. Piatti, insulsi, senza spessore psicologico. Poi, io posso capire che piaccia di più Katniss di Bella, ma fatto sta che abbiamo due romanzi basati interamente sulle seghe mentali di due psicopatiche! Il resto dei personaggi potrebbero anche non esistere e nessuno se ne accorgerebbe. E infatti, del 90% di essi, non sappiamo neppure come si chiamino e questo è indice dello spessore psicologico del romanzo, pari a Twilight con la differenza che lì abbiamo un elenco di nomi di personaggi che non servono ad una fava di nulla. Forse la Collins non aveva neppure voglia di sbattersi a creare altri ventidue nomi assurdi come Peeta e Katniss...
    Quindi a me, va bene tutto, mi va bene che ti piaccia Hunger Games che, come ho oggettivamente ammesso, può essere un libro di intrattenimento anche vagamente piacevole, ma non mi va bene che tu mi dica che i miei giudizi sono assurdi, perché per me potrebbe essere assurdo il fatto che a te, che io reputo una persona intelligente, piaccia Hunger Games che è, a mio avviso, una cagata pazzesca [cit.]. Se i gusti sono gusti, non puoi dirmi che i miei sono assurdi, se no io potrei dire lo stesso dei tuoi, mentre io non ho detto nulla su di te come persona o sui tuoi gusti, ma ho semplicemente parlato di un romanzo che non mi è piaciuto.
    Perché uso Twilight come riferimento? Per i motivi che ho già detto sopra: sono molto (troppo simili) e perché non trovo un paragone abbastanza orrendo che possa reggere il confronto. Poi che a te uno piaccia e l'altro ti faccia schifo posso capire, ma siccome a me fanno schifo tutti e due e hanno questi (nonché molti altri) punti in comune li paragono.
    Per quanto riguarda la distopia... io studio lettere, amo la letteratura e quindi, se sulla carta si può dire, approssimativamente, che quelle citate da te sono le caratteristiche della distopia, in realtà non basta questo per fare un romanzo o di film di genere distopico. Il che, detto in parole povere, significa che non basta prendere un futuro schifoso, metterlo come contorno per aver fatto una distopia. La distopia è un genere serio, che ha delle forti connotazioni politiche e psicologiche, che sono proprio intrinseche del genere e che in Hunger Games mancano completamente, sostituite da descrizioni di vestiti, di docce e di roba da mangiare, dai! Non me la puoi paragonare a 1984 di Orwell ma neppure per scherzo! Non la voglio neanche sentire questa cosa! E non è snobismo il mio: io ho letto anche libri brutti, stupidi e avrei accettato Hunger Games come un libricino piacevole, se non avessero pompato tutta questa storia del capolavoro e della distopia attorno ad esso! Ma andiamo! La distopia è un genere fantascientifico con dei forti tratti politici, è una critica alla società seria che qui perde di tutta la sua credibilità per i motivi che ho ampiamente espresso nella recensione e sui quali non torno. Della robaccia che c'è scritta su Wikipedia me ne lavo le mani, poiché è il riassunto semplificato del termine distopia che fa accapponare la pelle. Ho seguito delle lezioni sul genere della distopia e Hunger Games è quanto di più lontano ci possa essere da essa: non basta dire che un romanzo è ambientato in un futuro spiacevole per fare di esso una distopia.
    Lo sai benissimo, visto che hai letto la recensione per intero, mi pare, che non critico Hunger Games solo perché Peeta rimane zoppo, dai, non diciamo boiate! Quella è solo la ciliegina sulla torta, ma c'è ben altro dietro.
    Vogliamo fare i seri? Facciamo i seri, allora.
    Hunger Games è superficiale perché affronta un argomento delicato come quello di un futuro apocalittico in cui, per il divertimento dei ricchi capitalisti, vengono fatti combattere fino alla morte dei ragazzini, con la profondità di una pozzanghera asciutta. Hai ventiquattro ragazzini che si devono scannare di cui potresti raccontarci la storia, le loro emozioni, il loro passato e invece metà li fai crepare subito, così, senza dire nulla. Gli altri sono assolutamente inutili e ce la meni per 300 pagine con questa che si arrampica sugli alberi e che non ha neppure un briciolo di scrupolo, di rimorso, di coscienza di quello che potrebbe (perché figurati se questa ammazza anche uno solo, se non per sbaglio! Sarebbe troppo bello!) trovarsi costretta a fare. Lei potrebbe essere costretta ad uccidere dei suoi coetanei e si vede che non gliene sbatte meno di nulla! Di quello che le sbava dietro come un idiota gliene frega ancora meno e non avrebbe il minimo scrupolo morale a farlo fuori come gli altri. Lei prova più emozioni quando si fa la doccia o si prova i vestiti rispetto a quante ne provi nell'arena con l'idea di dover ammazzare delle persone, dei ragazzi come lei, cavolo! E io questo non lo accetto. Non accetto che si gridi al capolavoro e che poi questo “capolavoro” non abbia neppure una cribbio di introspezione degna di questo nome. Un capolavoro dove per un quarto del libro si parla di vestiti potrebbe essere un capolavoro delle riviste di moda, ma non della letteratura mondiale!
    E potrei fare una lista interminabile del perché questo libro è superficiale. Potrei stare qui fino a domani mattina.
    Io rispetto i gusti degli altri e infatti effy, sii oggettiva, io non ho mai criticato te o i tuoi gusti, ma ho sempre criticato il libro. Punto. Quindi, sinceramente, non mi aspettavo che tu, per rispondere alla mia recensione, tirassi in ballo i miei gusti (tra l'altro neppure in modo corretto perché io odio quella roba oscena di Twilight)...

    CITAZIONE
    Un miliardo di libri e film sui licantropi e torniamo sempre a battere sulla saga della Meyer xD perfino da chi la apprezza o l'ha apprezzata. Io capisco che crescendo da acerbi i gusti diventino più raffinati, ma qui si tratta di sputare bellamente nel piatto in cui si ha mangiato.

    Se quella che sputa nel piatto dove ha mangiato sarei io, mi spiace ma ti sbagli di grosso, che io non ho mangiato da nessuna parte... io su Twilight ci ho sempre sputato e continuerò a farlo, così come su Hunger Games fino a che mi verrà spacciato come il capolavoro del secolo, almeno.

    Comunque dai, peace and love: non ci infervoriamo per questo.

    Edited by *Leah - 27/8/2012, 13:55
     
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    Scusate il ritardo ma ci ho messo un po' di tempo a leggere tutto.

    Leah, sono d'accordo con ogni singola parola che hai scritto, ma proprio tutto, non c'è una parola che tu abbia scritto che sia scorretta o che non rispecchi anche il mio di pensiero.
    Avevo letto, cercato delle recensioni su Hunger Game e ne avevo trovate di estremamente adulatorie e entusiastiche! (quella di Stephen King mi aveva convinta sotto tutti i punti di vista), per questo mi era venuta la malaugurata idea di volerlo comprare! (cosa che non faccio mai, visto che grazie a Dio esistono le biblioteche) ma per leggere questo libro non potevo aspettare,mi era cresciuta una tale e tanta curiosità che dovevo averlo subito e leggero ma (grazie al Signore) me lo hanno regalato! Avevo provato una gioia infinita! Mi aspettavo qualcosa di meraviglioso, qualcosa che tirasse fuori la psicologia dei personaggi, le emozioni, le difficoltà. Come dei ragazzini avrebbero reagito a una situazione del genere? Che violenza poteva scatenare un “gioco” come quello degli Hunger Game? Insomma ero ESALTATA!
    Ma aimè sono incappata in tutte le cose che Leah ha così egregiamente descritto.
    Una protagonista che ti sta simpatica come un dito in quel posto.
    Una trama veramente di m***a.
    Gli altri ragazzi non vengono manco chiamati con un nome. E questo perchè quella cara signora che ha scritto questo meraviglioso romanzo, ha deciso di farcelo vivere sotto il punto di vista di Katniss.
    Ovviamente questo comporta: niente psicologia dei personaggi, perchè i personaggi NON CI SONO! Non esistono! Il primo giorno ne fanno fuori undici senza che noi lettori quasi ce ne accorgiamo. Di senza nome ce ne sono 14 su 24 (se non mi sbaglio), basta fare due conti: siamo a PIU' DELLA META' dei personaggi che “giocano” negli Hunger Game.
    Ma non è bastato solo questo a farmi girare le p***e ad elica. NO! La cara signora che ha scritto questo libro ci ha messo quelle infinite descrizioni di vestiti (scusate ma io ho comprato una rivista di moda o un ca**o di romanzo?) e di questa che si fa interminabili docce (facepalm).
    Fatto sta che mentre leggevo questo romanzo (ad alta voce per farci almeno quattro risate) dall'altra parte mi veniva da piangere perchè mi sentivo proprio presa per il fondo schiena!
    Io ho desiderato avere una roba del genere? IO?
    No non ero stata io, era stata la pubblicità. Questo libro tira? Facciamo pubblicità a sfare per fare cadere un questa trappola pure me! (non mi faccio fregare così facilmente io). Ma questa volta mi ero fatta fregare e mi sono sentita stupida.

    Il libro rimane un immonda st******a, sembra pure scritta da un bambino di due anni.
    Ma effy tu mi hai stupita parecchio per come hai risposto a Leah.

    CITAZIONE
    ci tengo a specificare che i miei saranno semplici commenti al tuo scritto, anzichè una recensione di risposta.

    Si va bene. Ma vorremo anche quello che pensi tu! Cosa ti è piaciuto di Hunger Game? Noi abbiamo detto perchè per noi è un'immonda p****anata ma vorremo sapere da voi visto che vi è piaciuto HG, che cosa vi è piaciuto? Va bene anche una lista e non un romanzo a puntate. Sono seriamente curiosa.

    CITAZIONE
    Per chi non lo sapesse - un po' difficile - io adoro Hunger Games. […] Ciononostante, la Collins non è tra le scrittrici che più apprezzo e, molto spesso,m mi trovo a criticarla. Questo perchè sono dell'idea che bisogna essere obbiettivi su qualsiasi cosa e uscire dallo status 'fangirling' che annebbia un po' tutte le lettrici della mia età.

    Critichi lei (la scrittrice) o tutte le menti annebbiate delle 'fangirling'?

    CITAZIONE
    Lo stile della Collins è impreciso, povero, molto caotico, semplicistico e, ahimè, completamente privo di descrizioni. Quindi posso anche essere daccordo su alcuni tuoi punti, ma non su tutto. Non spendo parole per la protagonista perchè la percezione dei personaggi è assolutamente soggettiva. A me può piacere per alcuni motivi, a te no per altri. Ci sto, è il bello di essere diversi.

    Ok hai criticato negativamente la Collins per il suo modo di scrivere. (Il che io trovo già un punto abbastanza importante, siccome stiamo parlando di un libro. Un libro “scritto male” è già qualcosa che a me personalmente fa accapponare la pelle.)
    Privo di descrizioni? Sant'Iddio magari ce ne fossero di meno. E' pieno di descrizioni delle quali il 99.9% non mi frega un'assoluta bega di niente!

    Non spendi parole sulla protagonista? Ma come!? E' la protagonista! Ti è piaciuta, ti sta simpatica, ti sta sullo stomaco? Facci sapere qualcosa visto che è lei il fulcro dell'intera storia! Tutto gira intorno a lei e tu non ci dici nulla su di lei? Sì è soggettivo ma vogliamo sapere i motivi per i quali ti piace! E' bellissimo essere diversi ma sapere cosa pensa l'altro “diverso” è ancora più bello.

    CITAZIONE
    E Katniss non è neppure un soggetto che ha una crescita, nel corso dei libri, quindi te la prendi così com'è e ti sta. Non ci può piacere sempre tutto, no?
    Quello che davvero non accetto è la similitudine con Bella Swan.

    Scusa la prima frase la ritieni una cosa positiva? Io no. Di prendermi un personaggio così è tenermelo come se fosse congelata nel tempo non mi piace mica tanto. No infatti non mi piace nulla di tutta questa storia.
    La similitudine con Bella Swan c'è, e siccome tu hai detto che ognuno è diverso e può pensare quello che vuole, accettalo. Poi tu puoi pensarla sempre come vuoi.
    Ma io ti dico come superficialità, banalità, stupidità siamo sullo stesso livello, se non addirittura peggio dalla parte di Katniss.

    CITAZIONE
    A parte che Twilight viene associato al più vile degli escrementi ed è una cosa che mi infastidisce perchè i gusti sono gusti e da una che porta il nick di 'Leah' come un personaggio della saga, che grafica e scrive a riguardo direi che i tuoi giudizi sono abbastanza incoerenti. Assurdi, il più belle volte. Infierire su una sacrosanta saga solo perchè si concentra su una storia d'amore puramente adolescenziale, quindi frivola e superficiale, ha un po' stufato. Sarà a causa dei film, io sono la prima a puntare il dito ma, santo cielo, prendete come esempio altri romanzi!

    Questo pezzo di tuo commento mi ha fatto strabuzzare gli occhi.
    Allora Twilight paragonato ad altri libri, non è neanche paragonabile ad uno dei più vili escrementi ma a qualcosa di molto peggio.
    Ma tornando a paragoni più vicini Twilight mi è piaciuto di più, rispetto ad HG, probabilmente perchè da HG mi aspettavo MOLTO di più. Ma TW rimane SEMPRE una boiata rispetto ad altri capolavori.

    Mi sono chiesta perchè critichi Leah invece di motivare il perchè ti piace il libro? Perchè ti soffermi sul nome di Leah? (tra l'altro è un nome comunissimo e potrebbe derivare da ben altri mille cose, cosa che effettivamente è come ti ha scritto precedentemente lei nel suo commento). Leah non è affatto incoerente, a lei TW per dirla tutta, le fa ca*are e non l'avrebbe mai neanche letto se io (nei miei ex moti bimbomikiosi) non le avessi sfracassato tanto le balle.
    Leah è anche uno dei migliori pg della saga e su questo non ci piove. Alcune cose del libro avevano delle grandissime potenzialità. E sono andate tutte a donnine poiché la Meyer aveva ben altro su cui concentrarsi. Ergo il libro è diventata una pu**anata, dello stesso livello di HG.
    Altri romanzi? E perchè? Questi sono i più recenti e i più in voga, tutti li conosciamo. Quindi facciamo questi di esempi. E' come se fosse un linguaggio comune. Se io ti paragonassi HG ad Angelica, tu non capiresti una cispola dei miei paragoni, no?

    Il discorso del distopico non lo voglio toccare perchè non sono all'altezza. Ma comunque mi trovo più d'accordo con quello che ha detto Leah. Distopico è un genere preciso e SICURAMENTE 1834 lo è di più di HG.

    CITAZIONE
    Il fatto che tu critichi un libro perchè il protagonista maschile alla fine rimane zoppo è totalmente nosense. Riguardo ai lupi mutanti, sappi che nel secondo volume viene detto che non erano realmente i tributi morti 'resuscitati'.

    Critichiamo (mi ci metto pure io dentro) il libro perchè Peeta rimane zoppo? A me pare che noi di critiche negative (nel nostro caso) sul libro ne abbiamo fatte. Mentre tu hai fatto solo un commento negativo sul modo di scrivere della Collins e hai detto che ti piace Katniss... se non mi sbaglio. Sì comunque, critichiamo anche questo perchè questo libro non ha neanche un minimo di coerenza! Questo mondo distopico come dici tu, dove fanno miracoli resuscitando la gente, guariscono cicatrici di anni, non riescono a “mettere a posto” la gamba a Peeta? Capisci che tutto questo è a dir poco RIDICOLO!

    Grazie per il chiarimento, ma questo mi fa sentire ancora più presa per il c**o di quanto già non mi sentissi. Quelli non erano neanche loro? Ahaha, tutto questo è a dir poco patetico e squallido. Questo è stato l'unico modo di risolvere la questione da parte della signora Collins.

    CITAZIONE
    Un miliardo di libri e film sui licantropi e torniamo sempre a battere sulla saga della Meyer xD perfino da chi la apprezza o l'ha apprezzata. Io capisco che crescendo da acerbi i gusti diventino più raffinati, ma qui si tratta di sputare bellamente nel piatto in cui si ha mangiato.

    L'ha apprezzata? Ma tu lo pensi davvero?
    No, forse l'unica idea che può esserci venuta in mente è stata che il libro poteva avere degli ENORMI potenziali, ma la Meyer ha deciso di spazzarsene i genitali e non utilizzarne neanche uno. Insomma ha preferito far abboccare le bimbominkie (delle quali io sono un ex) all'amo amoroso, piuttosto che fare una storia un po' più seria e meno sbrilluccicosa. Ma la capisco... cosa non si farebbe per i soldi?

    Io potrei essere il soggetto della tua descrizione, poiché a ME era inizialmente piaciuto TW e crescendo mi sono accorta di quanto fosse una stupidaggine. Ma Leah è sempre stata dell'idea che TW è e sarà sempre una s*ronzata.

    Ci scrive sopra? Sì, perchè siccome pensiamo che delle potenzialità come ho detto prima ci fossero. Lei ha scritto proprio su quello che per lei sarebbero state le potenzialità. Non ha MAI scritto di Edward e Bella. Ma bensì su pg che si sono visti ben poco........

    Con questo non c'è l'ho con nessuno, ma effy da te vorrei una critica positiva su HG e non un rimprovero o un accanimento contro le cose che ha detto Leah su TW...
    ovviamente puoi criticare le cose che abbiamo detto su HG siccome il tema è questo e non cose come il nome di Leah. xD
    Se hai qualcosa da dire o da correggermi io accetto tutto.

    Pace.

    Edited by Enny - 27/8/2012, 01:28
     
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    Allora, innanzitutto chiedo venia per il mio precedente, striminzito commento. Le madri sanno seriamente condurti all'esasperazione.
    La prima cosa che voglio controbbatere sono le descrizioni. Nel libro NON si sono descrizioni xD sul serio, ma dove le vedete? L'accenno alle docce modernissime e alle grandi quantità di cibo c'è solo come confronto tra la vita di Capitol e quella nei distretti. A casa sua, Katniss, era abituata a lavarsi con l'acqua fredda, in una tinozza, mentre a Capitol c'è un sperpero d'energia anche solo per capire COME accendere l'acqua. Tutto ciò accresce il disprezzo provato dai protagonisti verso quella società che, sinceramente, non trovo neppure tanto differente dalla nostra. Partendo dai reality show: ce ne sono a bizzeffe, stupidi in modo preoccupante e un sacco di gente che si perde dietro le intricate storie d'amore del grande fratello e le continue polemiche e liti dell'isola dei famosi. Conversando con suddette persone, ci si rende conto che loro davvero CREDONO a quello che vedono e quello che leggono sulle riviste, ovvero George Clooney ed Elisabetta Canalis che hanno comprato la villa a Como, o cose così. Alla maggior parte delle persone queste inutili notizie di gossip piacciono. Non posso neppure accusarla perchè io adoro film dove la gente muore spappolata tra atroci sofferenze. E mi ritrovo a ridacchiare davanti agli scadenti horror o thriller degli ultimi anni. Non provo empatia per pinco panco a cui è stata conficcata una lancia in testa, paradossalmente mia zia compra ogni settimana il giornaletto che mi svela quanti tutffi e con chi si è fatta la tizia del grande fratello. Questo è Capitol, Capitol siamo noi, mi ci metto anche io in mezzo. Se vi proponessero un reality del genere voi cambiereste canale? Io non lo so, non dico di no nè di sì.
    Hunger Games, purtroppo, mi piace. L'ho letto è apprezzato prima di quest'ondata di fangirling in seria e preoccupante crisi ormonale (per intenderci, sono stata tre settimane in libreria per farmi arrivare questo maledetto libro, mentre ora me lo lanciano dietro praticamente a prezzi stracciatissimi). Ed andò così anche con Twilight. Il quale, a mio tempo (2a - 3a media) ho apprezzato. E ancora oggi, nonostante mi rotoli dalle risate dinnanzi ai film, ringrazio la Meyer e tutta la combriccola perchè non mi vergogno di dire che Twilight è un pezzo di me, che sono rimasta folgorata dal primo volume, angosciata da New Moon, conquistata da Eclipse e nonlosoalmomentononmiinteressa da Breaking Dawn. Quindi mi infastidisce la calca di persone che punta continuamente in dito contro la saga. Dopo 4 anni ne ho piene le scatole. Io sono la prima ad essere obbiettiva sulle cose - per fare un esempio, ammetto che la Collins ha uno stile sciatto anzichè lodarla perchè ha creato un bel libro e blabla come fa gente che dice di HG la sua 'ragione di vita' -.
    Il paragone con Twilight non mi sta, così come non mi sta quello con Harry Potter, semplicemente perchè sono generi diversi. Quindi raccontano cose diverse, in modo diverso, e diverso è un termine che sto usando un po' troppo spesso.
    Paragonare Hunger Games con Bradbury oppure Orwell è una cosa che IO non ho fatto. Se rileggi, Leah, li hai paragonati te, non io. Io ho detto che uno è uno YA, l'altro no. I temi politici sono presenti anche in HG, nel terzo totalmente, ma avendo letto il primo di una trilogia non sai come continua la storia e che altri argomenti vengono presi in causa. In partenza, Hunger Games mostra il più barbarico lato di questa società futuristica - se dico distopica a Leah potrebbero saltare dei capillari u.u - ed il libro si divide in pre giochi e giochi veri e propri. La presentazione dei giochi, pur non venendo apprezzata, è, a mio avviso, importantissima. Questi tributi vengono presentati come concorrenti, acclamati dal pubblico, fatti sfilare e intervistati. E' raccapricciante. Un rappresentazione macabra dei desideri umani. Perchè, è chiaro, che se tu mi propini 24 bei tizi che passeggiano sul red carper è diverso da mostrarmi 24 morti di fame, vestiti di straccetti e malnutriti.
    Che a Katniss venga proposto di rifarsi il seno non è qualcosa di attualissimo? A una mia amica lo ripetono sempre. La nostra società, come quella di Katniss, è basata sulla superficialità e sul capitalismo. La questione degli Hunger Games è un'idea venuta alla scrittrice grazie alla mitologia e alla storia. Lei si è ispirata, mi pare, ai gladiatori e a Teseo e il minotauro. Ora, prendetemi i gradiatori e dall'altro lato i tributi. C'è così tanta differenza? Io, romano, non mi recavo al colosseo per assistere a gente che si uccideva? O, santo cielo, il cristianesimo non mostra quanto la mente umana sia malata? Crocifiggendo un povero uomo, frustandolo pubblicamente e sputandogli addosso? (Io non sono credete, è stato un lapsus momentaneo per reggere gli esempi)
    Alla fine siamo in peace e love, ovvio xD io non sono nè contro di voi, nè contro Twilight, nè contro il vostro disprezzo verso le misere descrizioni dei vestiti.
    Ad ogni modo IO non sono contraria alla politica di Meyer&Collins. Essendo una degnissima figlia di questa società materialistica, io apprezzo una Meyer che FURBAMENTE con una storiella un po' alla cazzo ha raggiunto fama e guadagnato soldi. Alla fine degli anti che gliene frega? O di come poteva far finire la saga. Ma, insomma, nemmeno a me fregherebbe. Essendo io molto attaccata all'obolo ti dico 'brava, magari io avessi fatto gli stessi soldi in modo così semplice e attirando maree di cretine patentate che mi venerano' xD
     
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    Oh, questo sì che è il discorso che mi aspettavo da te! Questo sì che è del materiale su cui discutere.
    Partiamo dalle descrizioni: dipende da cosa intendi tu per descrizioni. Non ci sono descrizioni di paesaggi come l'Addio ai Monti del Manzoni, né descrizioni di salotti polverosi come in Thomas Mann, ma descrivono vestiti per pagine! Vestiti! Cosa me ne frega a me, in un romanzo che spacciano per distopico (sì, io mi attacco a questa parole perché se i media usano un termine per descrivere un romanzo, io pretendo che si avvicini almeno lontanamente a quello che questo genere è!) e serio, per giunta, di leggere descrizioni minuziose di vestiti?!
    Dopo, se vuoi, vado a prendere Hunger Games da dove è stato relegato e ti cito pezzo per pezzo tutte le descrizioni inutili che mi sono dovuta sorbire leggendo. Così come un giorno conterò quante volte Katniss si fa la doccia... Io posso capire che si voglia stigmatizzare la differenza fra il Distretto 12 e Capitol City, ma farle fare la doccia ogni secondo annoia! E' una rottura di balle allucinante: invece di perdere tempo in docce, perché non ci presenti gli altri personaggi?! No, invece questa fa docce su docce e dice boiate per tutto il tempo.
    Il cibo mi va bene se me lo descrivi a Capitol City, per sottolineare la ricchezza della città rispetto alla miseria degli altri Distretti, ma pure agli Hunger Games Katniss spende più tempo a mangiare conigli e quaglie o quel cavolo che erano piuttosto che fare qualcosa di utile o appassionante ai fini della trama. Invece di farci vedere lei che si scontrava con qualcuno degli altri concorrenti (così, accessoriamente... visto che a giocare sono in 24 e non in 2...) ce le fanno vedere che dorme sugli alberi e che mangia! Ma questi non dovrebbero essere i Giochi della Fame!?
    Tu dici che questo accresce il disprezzo dei protagonisti verso la società. A me sembra che l'unico che abbia del vero disprezzo verso la società sia Peeta; a Katniss non gliene frega niente di questi risvolti, a lei basta avere la pancia piena e vincere gli Hunger Games, e se vincere gli Hunger Games avesse voluto dire uccidere Peeta lo avrebbe fatto senza alcuno scrupolo.
    Tu dici che la società di Hunger Games è simile alla nostra e io ti dico di sì. Hai ragione e sono d'accordo con te, ma è stato fatto vedere nel modo più sbagliato. Se volevano stigmatizzare i reality show, beh, lo hanno fatto solo in parte. Sarebbe stato molto più coinvolgente ed efficace, invece di sorbirci le seghe mentali di Katniss, entrare appieno dentro il meccanismo del gioco nel suo risvolto psicologico.
    Io parlo oggettivamente: se io venissi presa e messa negli Hunger Games e mi venisse detto che devo uccidere dei ragazzi come me, io qualche scrupolo morale me lo farei. Invece no, loro tranquilli proprio, come se fosse una scampagnata. Io non dico che poi, se fossi costretta a farlo, non proverei almeno a sopravvivere, magari anche uccidendo (non lo so, non posso dirlo con obiettività), ma cavolo ci spenderei due pensieri in più! Tu adesso fai la cinica effy e posso capirti, ma lo sai bene anche tu che, se fossi in una situazione del genere, un minimo di rimorso o di moto di coscienza lo avresti. Non posso credere che tu mi dica che, se fossi negli Hunger Games, non spenderesti neppure un secondo a pensare che quelli che devi uccidere sono degli esseri umani come te. Provare empatia per un film horror è una cosa: posso capire benissimo che non la provi e sono d'accordo. Ma dovere uccidere con le tue mani un ragazzo come te, della tua stessa età, che non ha fatto nulla di male per meritare di essere ucciso, non è affatto la stessa cosa e non puoi dirmi che non la proveresti. Riguardo alla domanda che hai fatto tu: cambiereste canale se in TV ci fossero gli Hunger Games? Io ti dico in tutta onestà sì: non guarderei mai una cosa del genere.
    Che Hunger Games ti piaccia è sacrosanto. Così come è sacrosanto che Twilight ti piaccia. Cavolo, la mia migliore amica adora Twilight, è stata lei a dirmi di leggerlo la prima volta! E quando me lo disse, anni fa, io non ero prevenuta, perché non sapevo neppure cosa fosse Twilight, non ne parlavano ancora così tanto come adesso. Perciò, se io dico che Twilight non mi piace, non è sull'onda degli haters (io odio gli haters, che disprezzano tanto per fare qualcosa, senza magari neppure aver letto quello di cui parlano), ma perché non mi è piaciuto e basta. Punto. Questo è un giudizio soggettivo mio, non un'opinione che ho abbracciato perché fa figo, chiaro?
    Se vogliamo parlare in modo obiettivo e senza giudizi pesanti ti dirò questo: Twilight non mi piace, ma l'ho apprezzato di più per il semplice fatto che nessuno ha mai cercato di spacciarlo per quello che non era. Twilight è una storia d'amore e come tale è sempre stata spacciata. Non mi hanno imbrogliato come con Hunger Games! Hunger Games avrebbe potuto essere un libro carino, piacevole da leggere a tempo perso. Quello che più mi ha dato fastidio è che lo hanno spacciato come il capolavoro del secolo! Cavolo, non è il capolavoro del secolo! Hunger Games è solo un libricino per ragazzi che racconta una storia neppure originale, ma che potrebbe anche essere appassionante. Così facendo me lo hanno fatto andare in odio perché al riscontro dei fatti un capolavoro non era: e allora perché me lo devi spacciare come tale? Perché?! Se mi avessero detto che era un romanzo per ragazzi carino che parlava di un futuro cupo avrei anche potuto accettarlo come qualcosa di interessante. Ma così me lo hanno fatto uscire dagli occhi. Con in più il fatto che adesso delle bimbominkia di 11 anni vanno in giro a tirarsela da fighe intellettuali perché hanno letto Hunger Games. Ma lasciamo perdere... -.-
    Io non volevo rovinare la tua infanzia o la tua adolescenza, ma solo dire che il libro non mi è piaciuto. Se ti dà fastidio che usi certi termini non li userò più, ma il fatto di base rimane.
    Tu dici che non si può paragonare Hunger Games a Twilight o a Harry Potter. Ma allora a cosa lo dovrei paragonare? Sono fenomeni di massa tutti e tre, libri per ragazzini tutti e tre, YA tutte e tre... con cosa paragono Hunger Games, ai Promessi Sposi? A Dostoevskij? No, lo paragono ad altri libri come lui, ovvero Twilight e Harry Potter...
    A paragonare Hunger Games a Orwell non sono stata io, ma coloro i quali hanno avuto la malsana idea di classificare pubblicamente e mediaticamente Hunger Games come distopia. Io non è che mi faccio saltare i capillari, ma odio che la gente usi termini a caso con cui poi le bambine di 10 anni si riempiono la bocca e credono pure di essere fighe. Io ripeterò fino alla morte, e penso di poter parlare su questo versante, poiché è un tema che mi sta a cuore e su cui vorrei forse fare anche la mia tesi di laurea, che Hunger Games non è una distopia. E se questi me lo classificano come distopia sono loro che me lo paragonano a Orwell, non io! Ma io allora mi sento in dovere di fare le debite distinzioni.
    Io il terzo libro non l'ho letto, è vero. Ma me ne ha parlato un mio caro amico che studia Scienze Politiche e che lo aveva letto perché la sua ragazza glielo ha consigliato e perché poi, voleva proprio analizzare la parte politica (anche lui è un appassionato di romanzi distopici). Mi ha detto che la parte politica è minima, irrilevanet e non sta in piedi. Mi ha detto che si parla di tutt'altro. Mi ha detto, insomma, che non è una distopia, perché non c'è la parte politica, non c'è la parte psicologica: non c'è nulla di quello che la classificherebbe come distopia. Quindi, se mi si dice che è una YA novel mi va bene, se si dice che è una distopia al pari di Orwell o Bradbury o Huxley allora non mi va bene. Chiaro il concetto? Non sono stata IO a paragonare le due cose: è il termine distopia che qualcuno ha malauguratamente deciso di usare che le paragona.
    Siamo passati alla superficialità e al capitalismo. E anche qui ti posso dare ragione. Ma questo libro non ne è una denuncia, poiché il personaggio principale non si oppone minimamente ad esso, con il suo atteggiamento. Una che è in combutta con il potere a cui vende scoiattoli non è una ribelle, una che se ne frega di tutto e di tutti e ucciderebbe anche il suo compagno di sventure come lei per di vincere gli Hunger Games non è una ribelle, una che si esalta davanti ai simboli del capitalismo come vestiti e gioielli non è una ribelle.
    Il cristianesimo non c'entra nulla e quindi non lo tiriamo in ballo, che è tutto un altro discorso. I Romani. Sì, lo facevano, ma ti cito un solo nome: Spartaco. Lui si ribellò seriamente al sistema: ed era l'Impero Romano, non quattro buffoni con i capelli rosa e dal cuore d'oro che pur di evitare che due poveri PamPini muoiano uccisi dal veleno delle bacche si coprono di ridicolo cambiando le regole del gioco, che tra l'altro avevano appena cambiato.
    Ovvio poi che neppure io sono contro di te o i tuoi gusti. Io non apprezzo questa politica del scrivo una schifezza e divento milionaria, ma questi sono punti di vista e posso capire che, da un lato, siano invece ammirevoli. L'importante è non ucciderci per un libro... xD Stiamo solo discutendo pacificamente di due punti di vista differenti.

    Edited by *Leah - 27/8/2012, 18:59
     
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    Io capisco il tuo pacificamente ma con i tuoi 'chiaro' ti riferisci a me e io non ti ho mai presentato Hunger Games in alcun modo. Non ho detto 'leggiti questa distopia', non ho detto 'è il libro del secolo', cavolo, l'altro giorno sono piombata in tag imbufalita come uno gnu perchè una cretina mi aveva fatto la morale dicendomi che Hunger Games era meglio di altri. Assolutamente, io non ho mai detto ciò. Ora più che difendermi, ci tengo a precisare il mio punto di vista perchè, comprendo che la generalizzazione sia necessaria a volte, però altre volte voglio specificare, come tu hai specificato di non essere una haters di Twilight.
    Per quanto mi riguarda Hunger Games è un bel libro. Nulla di pesante, nulla di politicamente radicato, quanto più da un punto di vista morale. La signorina Katniss, nel terzo volume, quando rovesciano il governo e le domandano se le piacerebbe organizzare gli Hunger Games per i figli degli abitanti di Capitol City, risponde che lei è favorevole. Lì è stato un momento in cui avrei voluto lanciare il libro e scrivere una lettera minatoria alla Collins. Il fatto che mi piaccia, per dirti, non significa che io lo elogi o che apprezzi ogni cosa. Perchè cerco di essere più obbiettiva possibile. Ma una cosa può piacerci anche con tutti i suoi difetti. Per quanto riguarda la distopia, io non ho mai detto ' leggiti sta distopia' io l'ho sempre innanzitutto apostrofato come uno YA che ha ELEMENTI DISTOPICI. Così come, che ne so, i libri della Troisi sono YA CON elementi fantasy. Mo, lo vogliamo paragonare al signore degli anelli? No. Lo vogliamo paragonare alle cronache del ghiaccio e del fuoco? No, però il fatto che ci siano gnomi, mezzelfi, magia e tuttastarobaqua conferisce a quella saga un minimo di Fantasy.
    Non ci crederai ma anche io avevo in mente di fare la tesina per il diploma sulla distopia xD CERTAMENTE non è che la faccio su HUNGER GAMES, ma, se mi gira, lo inserisco. E' per sempre un'evoluzione della letteratura. Ma non evoluzione perchè è meglio dei precedenti, CI MANCHEREBBE, è che a ogni periodo storico corrispondono differenti punti di vista in tutti i sacrosanti ambiti sociali, politici e morali.
    Bradbury ha scritto Fahreniht 451 che erano gli anni 50, Orwell l'ho scritta dopo la seconda guerra mondiale (non mi uccidete mi pare proprio sia quel periodo) e, giustamente, le esigenze erano differenti. Il periodo storico, lo stile di vita era differente. E' chiaro che una distopia scritta 70 anni fa è diversa da una distopia scritta oggi. Poi, questa è pure YA! Quindi, non è che ci possiamo aspettare la nuova Charlotte Bronte del millennio.
    Che la folle di bimbaminkia sia ignorante e stupida si sapeva già, e queste bambine che leggono Hunger Games lo fanno per farsi fighe, così possono condividere su Facebook che HG NON è una storia d'amore, che HG non ha il triangolo e bla bla bla, sciocchezze immani. (che poi, lo pseudo triangolo c'è e non mi venissero e aprendere per il culo. Tutto ciò perchè la Collins ha una furbizia da donna-dai-capelli-rossi che ha commercializzato la storiella). Ma io lo so, mica mi prendo in giro da sola!
    Per quanto riguarda gli altri 2 tributi, oddio, non c'era proprio motivo di sbarellare su loro e la loro vita. Poi che doveva fare? Nel secondo ci propinava un'altra volte gli altri 20 tributi? E che balle! Sarebbe stato dispersivo. Tutto perchè NON è Battle Royale, magari avrà pure plagiato l'idea, ma quello seguiva varie storie, qua la storia è della signorina e basta. Io cinica lo sono, e pure troppo (senza scrupoli :effy:), ma almeno sono realista. Quando si tratta di sopravvivenza, gli Hunger Games rappresentano la fame di violenza, l'istinto di predominanza che , vuoi o non vuoi, nell'uomo c'è. E dire, meno male! Se no saremmo estinti. Il personaggio pure in tutto ciò è il signorino Mellark, che si cura più del proprio essere e della propria integrità. Purtroppo ci è capitata la protagonista bestia della coppia, ammazziamo la Collins? Ci teniamo Katniss. Che, alla fine, comunque non ammazza nessuno. Oddio, a parte quello che ha fatto fuori Rue, Marvel, e un colpetto di freccia per Cato. E, se noti, dopo Marvel c'è lei che sbarella riflettendo sul fatto che lui era la sua prima, reale vittima. Io capisco che tu abbia un'etica molto sviluppata, preponderante, ma se ti mettono là dentro pensi a quanti scrupoli farti e su se sia giusto o meno uccidere 23 persone per tornare a casa, o, nel momento in cui ti trovi una che ti lancia coltelli, reagisce nel modo istintuale e animale che c'è in te, scegliendo tra combattere o scappare per conservare la tua vita.
     
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    No no, non si riferiva a te. XD Era un chiaro ad un interlocutore immaginario, detto nella foga del discorso. XD
    E nulla di quello che ho scritto sul libro del secolo si riferisce a te, ovviamente, ma a quelli che lo hanno spacciato per tale e ce ne sono tanti.
    Per quanto riguarda quello che hai scritto, praticamente sono d'accordo con gran parte di quello che hai detto, perché io non ho scritto certe cose parlando di te, ma di altra gente, media compresi, che hanno spacciato Hunger Games per il capolavoro del secolo. Questo mi ha fatto arrabbiare e non mi risulta che sia stata tu a dirmi che Hunger Games è un capolavoro. Che a te e molti altri possa piacere a me fa piacere e sono d'accordo, perché i gusti sono gusti; ma ce l'ho su con quelli che lo esaltano come un capolavoro letterario e danno gratuitamente dell'ignorante a chi non piace.
    CITAZIONE
    Per quanto mi riguarda Hunger Games è un bel libro. Nulla di pesante, nulla di politicamente radicato, quanto più da un punto di vista morale. La signorina Katniss, nel terzo volume, quando rovesciano il governo e le domandano se le piacerebbe organizzare gli Hunger Games per i figli degli abitanti di Capitol City, risponde che lei è favorevole. Lì è stato un momento in cui avrei voluto lanciare il libro e scrivere una lettera minatoria alla Collins. Il fatto che mi piaccia, per dirti, non significa che io lo elogi o che apprezzi ogni cosa. Perchè cerco di essere più obbiettiva possibile. Ma una cosa può piacerci anche con tutti i suoi difetti.

    Giusto. Nulla da dire. Infatti io non ho mai detto che non ti debba piacere, attenzione. XD
    Ho detto che A ME non piace.

    CITAZIONE
    Per quanto riguarda la distopia, io non ho mai detto ' leggiti sta distopia' io l'ho sempre innanzitutto apostrofato come uno YA che ha ELEMENTI DISTOPICI. Così come, che ne so, i libri della Troisi sono YA CON elementi fantasy. Mo, lo vogliamo paragonare al signore degli anelli? No. Lo vogliamo paragonare alle cronache del ghiaccio e del fuoco? No, però il fatto che ci siano gnomi, mezzelfi, magia e tuttastarobaqua conferisce a quella saga un minimo di Fantasy.

    E anche qui. Non sei stata TU a dirmelo, ma lo hanno detto in molti. Come ho detto, quello che ho scritto, non l'ho scritto riferendomi a te, ci mancherebbe! Infatti tu non mi hai mai detto di leggere Hunger Games. u.u

    Ammettilo che, subliminalmente, nel sonno, mi hai trasmesso l'idea di leggerlo. Confessa! :effy: :asd:


    Per quanto riguarda i paragoni, non sono del tutto d'accordo. Se due romanzi vengono classificati con lo stesso genere allora si è quasi chiamati a metterli a confronto. Se mi dicono di un romanzo che è fantasy è logica associazione paragonarlo al Signore degli Anelli o alle Cronache di Narnia o che so io. Se me lo metti nello stessa categoria indichi implicitamente che sono simili e quindi hanno dei punti di paragone.
    E quindi, se me lo mettono nello stesso calderone, io poi ho il diritto di dire che, paragonando agli altri romanzi del genere, questo o quello è più o meno degno di appartenere alla categoria perché e percome. Tu magari non sei d'accordo e allora capisco. Punti di vista diversi: tu magari non li paragoneresti mai, io romanzi di generi uguali o appartenenti alla stessa categoria sono naturalmente portata a paragonarli. Poi ognuno fa come vuole, l'importante è chiarire i punti di vista. ^^

    CITAZIONE
    Non ci crederai ma anche io avevo in mente di fare la tesina per il diploma sulla distopia xD CERTAMENTE non è che la faccio su HUNGER GAMES, ma, se mi gira, lo inserisco. E' per sempre un'evoluzione della letteratura. Ma non evoluzione perchè è meglio dei precedenti, CI MANCHEREBBE, è che a ogni periodo storico corrispondono differenti punti di vista in tutti i sacrosanti ambiti sociali, politici e morali.
    Bradbury ha scritto Fahreniht 451 che erano gli anni 50, Orwell l'ho scritta dopo la seconda guerra mondiale (non mi uccidete mi pare proprio sia quel periodo) e, giustamente, le esigenze erano differenti. Il periodo storico, lo stile di vita era differente. E' chiaro che una distopia scritta 70 anni fa è diversa da una distopia scritta oggi. Poi, questa è pure YA! Quindi, non è che ci possiamo aspettare la nuova Charlotte Bronte del millennio.

    E anche qui sono d'accordo con praticamente tutto quello che hai scritto, salvo il fatto che se io dicessi al mio relatore che Hunger Games è una distopia mi boccerebbe senza possibilità di appello. Proprio perché, letterariamente parlando, non si può parlare di distopia in senso stretto. Io parlo per tecnicismi, ma anche queste pignolerie ci vogliono. Io Hunger Games lo definirei più fantasy o fantascienza che distopia, sempre in base a quello che mi è stato insegnato e che ho appreso.
    Poi che Hunger Games si possa collocare in un filone futuristico di un certo genere posso essere d'accordo. E metterlo a confronto, vedi che alla fine sei portata a farlo anche tu: perché è logico che se due cose hanno lo stesso genere sono messe implicitamente in relazione!

    CITAZIONE
    Che la folle di bimbaminkia sia ignorante e stupida si sapeva già, e queste bambine che leggono Hunger Games lo fanno per farsi fighe, così possono condividere su Facebook che HG NON è una storia d'amore, che HG non ha il triangolo e bla bla bla, sciocchezze immani. (che poi, lo pseudo triangolo c'è e non mi venissero e aprendere per il culo. Tutto ciò perchè la Collins ha una furbizia da donna-dai-capelli-rossi che ha commercializzato la storiella). Ma io lo so, mica mi prendo in giro da sola!

    E qui quoto. :asd:

    CITAZIONE
    Per quanto riguarda gli altri 2 tributi, oddio, non c'era proprio motivo di sbarellare su loro e la loro vita. Poi che doveva fare? Nel secondo ci propinava un'altra volte gli altri 20 tributi? E che balle! Sarebbe stato dispersivo. Tutto perchè NON è Battle Royale, magari avrà pure plagiato l'idea, ma quello seguiva varie storie, qua la storia è della signorina e basta.

    Qui invece non sono d'accordo. Secondo il mio parere sarebbe stato un romanzo molto migliore se avessero approfondito le psicologie di tutti. Così è solo un'enorme e lunghissima pippa mentale.
    Battle Royale era bello proprio perché seguiva la psicologia dei personaggi in una situazione terribile come quella che dovrebbe esserci anche in Hunger Games. E sarebbe stato molto bello leggere qualcosa di simile da un punto di vista più occidentale e quindi più vicino a noi. Perché, diciamocelo, io Battle Royale l'ho adorato, ma certi personaggi mi sono risultati estranei perché radicati troppo in una cultura strettamente giapponese che non mi appartiene. Leggere di qualcosa del genere con ragazzi occidentali con i miei stessi problemi e la mia stessa mentalità mi sarebbe piaciuto di più. E tieni presente che io Battle Royale l'ho letto DOPO Hunger Games. Quindi le mie aspettative non erano influenzate da quello, ma erano portate naturalmente a questo tipo di vicenda umana che in Hunger Games non ho trovato, mentre in Battle Royale sì.

    CITAZIONE
    Io cinica lo sono, e pure troppo (senza scrupoli ), ma almeno sono realista. Quando si tratta di sopravvivenza, gli Hunger Games rappresentano la fame di violenza, l'istinto di predominanza che , vuoi o non vuoi, nell'uomo c'è. E dire, meno male! Se no saremmo estinti. Il personaggio pure in tutto ciò è il signorino Mellark, che si cura più del proprio essere e della propria integrità. Purtroppo ci è capitata la protagonista bestia della coppia, ammazziamo la Collins? Ci teniamo Katniss. Che, alla fine, comunque non ammazza nessuno. Oddio, a parte quello che ha fatto fuori Rue, Marvel, e un colpetto di freccia per Cato. E, se noti, dopo Marvel c'è lei che sbarella riflettendo sul fatto che lui era la sua prima, reale vittima. Io capisco che tu abbia un'etica molto sviluppata, preponderante, ma se ti mettono là dentro pensi a quanti scrupoli farti e su se sia giusto o meno uccidere 23 persone per tornare a casa, o, nel momento in cui ti trovi una che ti lancia coltelli, reagisce nel modo istintuale e animale che c'è in te, scegliendo tra combattere o scappare per conservare la tua vita.

    Ti rispondo non con parole mie, ma con Fabrizio De Andrè.

    CITAZIONE
    E mentre marciavi, con l'anima in spalle,
    vedesti un uomo in fondo alla valle
    che aveva il tuo stesso identico umore,
    ma la divisa di un altro colore.
    Sparagli Piero , sparagli ora
    e dopo un colpo sparagli ancora,
    fino a che tu non lo vedrai, esangue,
    cadere in terra a coprire il suo sangue.
    "E se gli sparo in fronte o nel cuore
    soltanto il tempo avrà per morire,
    ma il tempo a me resterà per vedere,
    vedere gli occhi di un uomo che muore..."
    E mentre gli usi questa premura
    quello si volta , ti vede e ha paura
    ed imbracciata l'artiglieria
    non ti ricambia la cortesia

    L'istinto di sopravvivenza c'è e mi sta bene. E' umano dici tu, e io ti do ragione. Ma è umano anche quello che fa Piero quando si ferma a pensare che quello a cui dovrebbe sparare è un uomo come lui e ha quell'attimo di esitazione che gli sarà fatale. L'auto-conservazione dà ragione al soldato che ha sparato, ma non è forse umano anche il comportamento di Piero? Non è altrettanto giusto?
    Io, siccome un po' mi conosco, sarei forse più simile a Piero che all'altro soldato, ma non si può mai dire nella vita.

    Edited by *Leah - 27/8/2012, 17:12
     
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  9. effy`
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    Alla fine, credo dipenda da CHI ti consiglia le cose e COME te le consiglia. Io non te l'avrei mai presentato come una distopia u.u ma non te lo avrei mai presentato comunque, perchè è uno YA xD La calca di dementi ovviamente c'è e ce la ritroveremo sempre. Ultimamente va di moda paragonare Katniss e Bella perchè la prima è figa e la seconda no. La cosa mi secca altamente perchè, per quanto io abbia sui maroni quella gran bestia della Swan, i problemi che si trova ad affrontare sono diversi da quelli di Katniss. Per questo odio il paragone. Perchè, che c'entra una ragazza innamorata con una che vive anni luce di distanza, chiusa in un'arena a combattere per la propria vita?
    E quasi quasi trovo più simpatica Bella, perchè 'ha lottato' coi mezzi che aveva.
    Per quanto riguarda i tributi, purtroppo la storia è un'altra. Leggendo gli altri due volumi ti rendi conto che per gli altri non c'era materialmente spazio, dato che la trama si intreccia solo attorno a Katniss, in quanto simbolo di ribellione. Ma te li sconsiglio, perchè il secondo lo troveresti noioso e il terzo piatto e, a tratti, eccessivamente caotico (e da ciò capisci che il terzo non mi ha entusiasmata, in tutto ciò avrei salvato solo Peeta, il 'sacrificato' della storia.)
    Ora potrei dirti di tutto, ma non saprò mai se io sono o meno Piero xD in quanto non mi trovo in quella situazione. Avrei più paura della morte o di quello che sono disposta a fare per sopravvivere? Eboh, sinceramente non mi va manco di pensarci (è per questo che non continuerò questo tipo di studi e non prenderò psicologia u_ù)
    Le guerre ci sono, i soldati uccidono, è andato sempre così e così andrà. C'è chi si fa scrupoli, come Piero, come te, come Peeta. Poi c'è Katniss, a cui sembra quasi non importare, e alla fine ci sono i favoriti, quelli che uccidono bambini e donne tanto per il gusto di farlo. E' un sottile specchio sulla società, una sorta di metafora morale. La psicologia c'è, è presente, basta discostarsi da Katniss e riunire i pezzi secondo una propria logica. Per le bimbeminkia è strafigo perchè Katniss sa cacciare uuuuhhhhh team peeta, team gale, team haymitch.
    Per me, è qualcosa di terrorizzante.
     
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    Io dico solo una cosa: sono per il Team Haymitch. u.u

    xD

    No, scherzo... I lied. :asd:
    Ora ahimè devo studiare (non ho voglia... ç_ç), ma dopo ti rispondo bene e con calma.

    Vedi che alla fine non la pensiamo in maniera così diametralmente opposta come sembrava all'inizio. xD
    Certo, rimane il fatto che a te HG piace e a me no, ma ci sono lo stesso dei punti di contatto.
     
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  11. effy`
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    Questo perchè io non sono una scimmia analfabeta

     
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    Perdonatemi, ci metterò un bel pò a leggere tutto questo XD
     
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    Riassumo il tutto: HG è una cagata pazzesca! [cit.]
     
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  14. mariposa`
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    Io personalmente non ho letto il libro, lo iniziato ma non è che mi ispirava tanto..
    Poi ho visto il film che è letteralmente una cosa diversa dal libro e mi è piaciuto molto **
     
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  15. Yvonne
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    Catching Fire è stato un film penoso, mentre HG è stato molto meglio, anche se per entrambi hanno fatto delle stronzate colossali (e gli attori sono iperpessimi, bravissimi quelli che hanno fatto il casting eh).
    Per me ovviamente sono meglio i libri, ma pure i libri non è che si salvino molto eh... Un saghetta giusta da leggere una volta, poi lasci i libri in balia alla polvere del scaffale. Che poi secondo il mio parere doveva fermarsi al primo libro ma no facciamo su dei $oldoni! Il terzo è praticamente da buttare, il secondo si salva solo la parte dell'Arena, il primo invece non è malaccio, solo che si nota già subito qualcosa che non va (zero spiegazione storica e geografica), a partire dalla protagonista, a tratti odiossisima (è peggio nei altri due libri però) amata da un deficente che ha i salami interi davanti agli occhi, il tutto contornato da una trama banalotta e dal solito belloccio che si crede di essere chissà chi.
    L'ho letta due volte e all'inizio mi piaceva, ma alla seconda lettura tutto il mio entusiasmo è andato piano piano scemando... Il terzo non l'ho neanche finito da quanto è orrendo. Poi quando sono passata a leggere Asoiaf ho notato quanto sia una saga (quella di HG) debole, povera, infantile. Non so neanche di che genere sia, di certo non è distopico, mah.
     
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16 replies since 26/8/2012, 17:58   603 views
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