Epica

Kamelot

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    Titolo: Epica

    Band: Kamelot

    Anno: 4 febbraio 2003

    Genere: Metal Melodico, Concept Album

    Numero canzoni: Le canzoni dell'album sono 16 più 2, di cui quattro interludi musicali e due bonus tracks

    Titoli canzoni:

    Prologue - 1:07
    Center of the Universe - 5:26
    Farewell - 3:41
    Interlude I - Opiate Soul - 1:10
    The Edge of Paradise - 4:09
    Wander - 4:24
    Interlude II - Omen - 0:40
    Descent of the Archangel - 4:35
    Interlude III - At the Banquet - 0:30
    A Feast for the Vain - 3:57
    On the Coldest Winter Night - 4:03
    Lost & Damned - 4:55
    Helena's Theme - 1:51
    Interlude IV - Dawn - 0:27
    The Mourning After (Carry On) - 4:59
    III Ways to Epica - 6:16
    Snow - bonus track dell'edizione limitata
    Like the Shadows - bonus track dell'edizione giapponese

    Commento album:

    Epica è il primo concept album dei Kamelot, ispirato al Faust di Goethe. L'album narra una storia molto simile a quella famigerata del Dottor Faust che, per ottenere la conoscenza, fa un patto con Satana. Anche qui la vicenda è simile, sebbene cambi il protagonista principale, ovvero Faust, sostituito da un uomo di nome Ariel.
    Ariel (interpretato da Roy Khan, il notevole vocalist dei Kamelot) è un uomo alla ricerca della verità. Un giovane alchimista, indispettito dall'inadeguatezza sia della religione che della scienza, le quali non gli permettono di rispondere alle domande esistenziali sulla verità universale che sia l'una che l'altra hanno posto e mai risolto. Ariel ritiene che la verità sia l'unica cosa che possa rendere la sua vita degna di essere vissuta. Epica narra la storia della sua vita di ricerche; ricerche che lo condurranno lontano dalla donna che ama, Helena.
    Helena (interpretata da Mari Youngblood, soprano, moglie del chitarrista dei Kamelot) e Ariel sono cresciuti insieme e lei è stata l'unica persona che il giovane abbia veramente amato. Ella rappresenta l'innocenza e tutto ciò che è buono e puro; proprio per questo, essa è sempre stata la forza e l'amore più grande di Ariel. Sarà proprio sul loro amore che Mefistofele farà leva per ottenere che l'anima di Ariel sia completamente sua, dopo la sua morte.
    Mefistofele, o Lucifero (interpretato, come Ariel, da Roy Khan), era l'Angelo più bello e più vicino a Dio. Ma l'amore di Dio per l'umanità lo ingelosì, portandolo a ribellarsi al Creatore, che lo precipitò sulla Terra di cui divenne il padrone assoluto, conosciuto con molti nomi, fra cui quello di Satana. In Epica egli appare sotto numerose forme e travestimenti, contraddittori e differenti fra loro: dapprima è razionale e sofisticato, poi disonesto ed ingannevole. Mefistofele brama disperatamente, da una parte, tornare ad essere al fianco di Dio, dall'altra vorrebbe invece prenderne il posto, rivelando ancora una volta la sua doppiezza. E proprio attorno a questo suo anelito si sviluppa la trama di Epica, sotto il doppio punto di vista, che si sovrappone più volte (per questo Roy Khan interpreta entrambi i ruoli), di Lucifero e Ariel.
    Essendo un concept album, ogni canzone è come il capitolo di una storia, capace di coinvolgere l'ascoltatore fin dalla prima nota. Difatti non si tratta di heavy metal, ma di metal melodico, che unisce molto bene vari generi musicali all'interno di un solo album, senza mai risultare pesante o stridente.
    Proprio come in un libro, la prima canzone dell'album è un prologo: dura pochi secondi e si sente in sottofondo, una frase di Edgar Allan Poe, "All that we see or seem is but a dream within a dream" ("Tutto quel che vediamo, che sembriamo, non è che un sogno dentro un sogno"), il che ci dà una chiave di lettura dell'album quasi fiabesca, narrativa.
    Ma l'atmosfera sognante e fiabesca viene rotta dopo neppure un minuto (questo è il tempo di durata del Prologo) dai suoni duri e tormentati di Center of the Universe, la canzone che introduce il personaggio di Ariel attraverso la sua natura speculativa.

    If the war by Heavens Gate released desire / in the line of fire someone must have known / that a human heart demands to be admired / 'cause in the Center of the Universe / we are all alone.
    Se la guerra presso i Cancelli del Cielo suscitò bramosia / nella linea del fuoco qualcuno deve aver saputo / che un cuore umano chiede soltanto di essere ascoltato, / perché al Centro dell'Universo / siamo completamente soli.


    Questa strofa, che poi è il ritornello della canzone, è forse quella più significativa, poiché introduce la contrapposizione di temi scientifico-religiosi proprio dell'album e della stessa natura di Ariel, il novello dottor Faust. Con Farewell (Addio), invece, come ci suggerisce il titolo stesso, Ariel è portato a compiere il viaggio di scoperta che il suo spirito tormentato gli suggerisce. Come tutte le canzoni in cui il protagnista principale sia Ariel, per sottolineare la sua natura tormentata, sempre in movimento alla ricerca di qualcosa, i suoni sono duri, il ritmo incalzante e agitato, proprio come il personaggio. Soltanto verso alla fine, quando la nave si allontana dal porto, il ritmo cala, lasciando spazio a poche note leggere, molto lontane dal metal.

    I want to know / why did God make me feel / there is more to be answered. / Maybe God cannot remedy / our souls if he tried...
    ed io voglio sapere / perché Dio mi fa percepire / che ci sono ancora quesiti irrisolti. / Forse Dio non può guarire / le nostre anime, per quanto tenti...


    Egli perciò parte, abbandonando tutto, il suo villaggio, i suoi cari... e Helena.
    Il tempo passa e Ariel prosegue il suo lungo viaggio di conoscenza, accompagnato anche da visioni provocate probabilmente, come suggerisce il titolo Opiate Soul, dall'assunzione di oppio.
    Infatti anche nella canzone successiva rimangono tracce dell'assunzione di tale sostanza e anche il titolo The Edge of Paradise (La soglia del Paradiso) è aperto a interpretazioni controverse.
    L'ultima è strofa a quella che più chiaramente ricollega il gesto di Ariel alla sua sete di conoscenza.

    On the edge of paradise, / powerless, / I sail on by / undermining life itself: / my will to wonder why.
    Sulla soglia del Paradiso, / impotente, / continuo a navigare / minando la vita stessa: / il mio desiderio di scoperta.


    A questo punto però, disperato e deluso dalla vanità del suo cercare, Ariel comincia a vagare, da cui il titolo della canzone Wander, da solo e senza meta, in un suggestivo paesaggio invernale, e sarà proprio in inverno che si svolgerà tutto il resto dell'opera. L'inverno, infatti, è simbolo di morte, contrapposto alla primavera e all'estate, stagione per il nostro protagonista molto significativa per un motivo che scopriremo proprio in questa canzone.
    La presenza, anche solo a livello di memoria, addolcisce notevolmente il suono, portando le note di questa canzone a sfiorare in un primo momento un rock melodico, che verrà poi sostituito dai suoni dolci e rilassanti di pianoforte e violini, distaccandosi decisamente dalla natura metal delle canzoni di Ariel. Helena infatti è più lirica e melodica, interpretata non a caso da un soprano classico.
    La canzone tuttavia ha un crescendo notevole, in cui i due aspetti musicali si fonderanno sempre più in un arrangiamento piacevole e singolare.

    I recall one summer's night, /within the month of June: / flowers in mahogany hair / and smell of earth in bloom.
    [...]
    Silently we wander, / into this void of consequence. / My shade will always haunt her / but she will be my guiding light.

    Silently we wander, / in search of truth and confidence. / So many hopes were lost here, / along the way, / from morning to night.

    Mi torna alla mente una notte d'estate, / nel mese di giugno: / fiori in capelli di mogano / e profumo di terra in fiore.
    [...]
    In silenzio noi vaghiamo, / in spazio privo di importanza. / La mia ombra la seguirà sempre / ma lei sarà la mia luce guida.

    In silenzio noi vaghiamo, / in cerca di verità e comprensione. / Così tante speranze sono state perdute qui, / lungo la via, / da mane a sera.


    Sarà dopo un altro interludio musicale dal titolo esplicativo Omen (Presagio) che si giungerà all'apice della vicenda. Nella canzone successiva infatti Descent of the Archangel (Discesa dell'Arcangelo) che Ariel e Mefistofele si troveranno faccia a faccia, il primo desideroso di ricevere tutte le risposte, l'altro speranzoso di ottenere la dannazione di un'anima.

    Call my name or carry on, / till that last resistance's gone... / I'm sure we'll meet again...
    I'm your true disciple; / when the flesh desires... / You won't deny me.

    Invoca o il mio nome o prosegui da solo, / finché anche l'ultima resistenza non avrà ceduto... / Sono sicuro che ci incontreremo di nuovo...
    Io sono il tuo vero discepolo; / quando la carne fremerà / non mi rinnegherai.


    Come aveva preannunciato nella canzone precedente, Mefistofele e Ariel si incontrano nuovamente. Infatti Satana aveva detto ad Ariel che, se avesse desiderato incontrarlo, gli sarebbe bastato chiudere gli occhi e infatti così avviene nel breve interludio At The Banquet (Al Banchetto), in cui tutto ciò ci viene spiegato dallo stesso Ariel. La musica è lontana: come se Ariel si fosse ritrovato in un anticamera di un palazzo dove si stesse svolgendo una festa. E infatti è così.

    [ARIEL:]
    His invitation was clear / I shut my eyes...and now I'm here...

    [MASTER OF CEREMONIES:]
    Please make way, / our host is making his entree


    [ARIEL:] Il suo invito era chiaro: ho chiuso gli occhi e ora sono qui...

    [MAESTRO DI CERIMONIE:]
    Prego, fate largo, / il nostro ospite sta facendo il suo ingresso


    Ariel viene introdotto dal maestro di cerimonie al banchetto indetto da Mefistofele. Un palazzo magnifico, con donne meravigliose e piaceri di ogni tipo, come ce lo descrive lo stesso Ariel, e lì troverà naturalmente Mefistofele con la sua corte, pronto a giocare tutte le sue carte pur di fargli accettare il patto.
    Il titolo della canzone è A Feast for the Vain (Una festa per la Vanità), più esplicativo di così...
    La musica si fa maestosa, epica imponente, come lo stesso Mefistofele e ben rende l'idea del palazzo stupendo in cui Ariel viene accolto.

    [MEPHISTO:] Come with me my little ones: / let's revel for the free! / Raise your glass and praise the fact / how easy life can be
    [MEFISTOFELE:] Vieni con me, mio piccolo amico: / brindiamo alla libertà! / Alza il calice e costata quanto possa essere facile la vita.


    Da qui la storia si sviluppa in un crescendo drammatico. Ariel infatti ha accettato il patto di Mefistofele, ma gli ha imposto una condizione...
    Ovviamente Satana non accetta condizioni, cerca perciò in tutti i modi di dare ad Ariel ciò che vuole per poter infine ottenere la sua anima. Perciò, nella canzone successiva On the coldest winter night (Nella più fredda notte d'inverno) dà ad Ariel ciò che vuole: gli permette di rivedere Helena, in una fredda notte d'inverno, che sarà per loro la notte dell'amore.
    La presenza di Helena addolcisce molto la musicalità: nulla di metal si sente in questa canzone di una dolcezza quasi straziante.

    Don't wake me if I'm dreaming, / hush, my dear, / because tomorrow may be gone.
    Lost in the present, I am sure / this is the moment, say no more. / You found me here today, / on the coldest winter night. / This moment is our right

    Non svegliarmi se questo è un sogno, / taci, mia cara, / perché domani tutto potrebbe essere svanito.
    Perso nel presente, sono sicuro / che questo sia il momento, non dire altro. / Mi hai trovato qui, oggi / nella più fredda notte d'inverno. / Questo momento è completamente nostro


    Al risveglio dalla notte d'amore trascorsa con Helena, Ariel si rende conto di essere stato ingannato da Mefistofele, perciò cerca di allontanare da lui Helena, per salvarla da Satana. Lost & Damned (Perduto & Dannato) è il titolo della canzone in cui Ariel cerca di spiegare ad Helena proprio questo, che egli è ormai perduto. E' questo uno dei momenti più densi di tensione e di pathos; strazianti attimi in cui i due non si vogliono più separare, dopo essersi ritrovati...
    La musica dai suoni leggermente latini, finirà con esplodere presto, esprimendo al meglio l'angoscia di Ariel in questo momento di separazione.

    Don't ask why, / don't be sad: / sometimes we all / must alter paths we planned. / Leave me behind, don't look back, / because deep within you know / I'm lost and damned
    Non chiederti perché / non essere triste: / talvolta siamo tutti costretti a cambiare i sentieri che avevamo pianificato. / Lasciami indietro, non voltarti, / perché nel profondo della mia anima, lo sai / sono perduto e dannato


    Ed è a questo punto che arriva il punto più drammatico della vicenda: Mefistofele ha vinto, ha dato ad Ariel ciò che voleva ed ora lo punisce per aver osato imporre condizioni al Demonio: dopo averla portata ad Ariel, si può sbarazzare di lei e lo fa con le sue armi più sottili... insinua in lei una lenta, crescente disperazione per l'abbandono di Ariel che la spinge fino al suicidio.
    E in questa drammatica e toccante canzone di addio Helena's Theme (La canzone di Helena), cantata per la prima volta interamente dalla stupenda voce di Mari Youngblood, veniamo a conoscenza di qualcosa di inaspettato...

    [HELENA:] And if this is goodbye / I will leave, / but I'll love you / until the end.
    [RIVER SPIRIT:] If the grace of God is real / and the word of Christ can heal, / bring their souls to heaven's light: / bless the unborn child tonight

    [HELENA:] E se questo è un addio / io me ne andrò, / ma ti amerò / fino alla fine.
    [SPIRITO DEL FIUME:] Se la grazia di Dio è reale / e le parole di Cristo possono sanare, / conduci le loro anime alle luci del paradiso: / benedici il bambino non nato, questa notte


    Nell'interludio seguente Dawn (Alba), appena sorge il sole lo strillone della città dà l'annuncio dell'estremo atto di Helena. Il suo corpo è stato trovato nel fiume e lei era incinta. Un sogno premonitore annuncia ad Ariel la morte di Helena, la quale verrà poi confermata, al suo risveglio, dallo strillone.
    Incredulo e disperato, cercherà di farsi forza e di consolarsi, nella canzone The Mourning After - Carry On (Un altro lutto - Fatti forza). Infatti egli deve proseguire la sua ricerca di conoscenza e non fallire: altrimenti la morte di lei risulterebbe completamente inutile. Questa è una canzone di ribellione al potere di Mefistofele.

    I just had a dream: / she was by the riverside, / alone and dressed in white. / Paling in the cold / walking on the icy face
    Ho fatto un sogno: / lei era sulla riva del fiume, / da sola e vestita di bianco. Impallidendo per il freddo, / camminava sulla superficie ghiacciata


    Con l'ultima canzone dell'album III Ways to Epica (III sentieri verso Epica) si conclude la prima parte della saga di Ariel. Difatti Epica ha un seguito, un altro album dal titolo The Black Halo.
    Tre vie: quella del male, tracciata da Mefistofele; la seconda, quella del bene, tracciata da Helena e l'ultima, quella della ricerca, del dubbio, del costante passaggio dal bene al male, quella di Ariel.
    Qui ogni personaggio espone il suo punto di vista, chiudendo degnamente il primo capitolo.

    [MEPHISTO:] When you play with fire / you must anticipate some burns / chasing for desire... / It's just a different way to learn
    [MEFISTOFELE:] Quando si gioca col fuoco / si può causare un incendio / inseguendo il desiderio... / è un altro modo di imparare


    Commento di una canzone rappresentativa:

    CITAZIONE
    Descent of the Archangel


    Testo originale

    8. Descent Of The Archangel

    [MEPHISTO:]
    Speak my friend,
    you look surprised!
    I thought you knew
    I'd come disguised
    on angel wings...
    in white...
    I can make
    your dreams come true.
    What a couple!
    Me and you
    on journey through the night.


    I will show you everything so vividly
    you can't deny me.


    Bathed in moonlight
    I'm proclaimed by angels cry.
    Think well,
    do take your time,
    because your soul
    will be mine the day you die.


    Name a pleasure,
    one... a few...
    Any form
    of lust in you
    will tremble at my touch.
    I come down from Heaven's light:
    I have all the perfect alibis!
    There's so much...!


    I will show you everything so vividly
    you won't deny me


    Bathed in moonlight
    I'm proclaimed by angels cry.
    Think well,
    do take your time,
    because your soul
    will be mine the day you die.


    Call my name or carry on,
    till that last resistance's gone...
    I'm sure we'll meet again...


    I'm your true disciple;
    when the flesh desires...
    You won't deny me.


    Traduzione

    08. Discesa dell'Arcangelo

    [Mefistofele]
    Parla amico mio,
    sembri sorpreso!
    Pensavo sapessi
    che sarei venuto travestito
    con ali d'angelo... in bianco...
    Io posso realizzare i tuoi sogni
    Che coppia!
    Io e te
    in viaggio attraverso la notte.


    Ti mostrerò ogni cosa in maniera così vivida
    che non mi potrai rinnegare.


    Bagnato dalla luce della luna
    vengo glorificato da un pianto d'angeli.
    Pensaci bene,
    prenditi il tuo tempo,
    perché la tua anima
    sarà mia il giorno della tua morte.


    Fammi il nome di un piacere,
    uno o più...
    Ogni tipo
    di tua brama
    fremerà a mio tocco.
    Io vengo dalla luce del Paradiso:
    ho un alibi perfetto!
    C'è così tanto...!


    Ti mostrerò ogni cosa in maniera così vivida
    che non mi rinnegherai.


    Bagnato dalla luce della luna
    vengo glorificato da un pianto d'angeli.
    Pensaci bene,
    prenditi il tuo tempo,
    perché la tua anima
    sarà mia il giorno della tua morte.


    Invoca o il mio nome o prosegui da solo,
    finché anche l'ultima resistenza non avrà ceduto...
    Sono sicuro che ci incontreremo di nuovo...


    Io sono il tuo vero discepolo;
    quando la carne fremerà
    non mi rinnegherai.

    Indubbiamente una delle canzoni più rappresentative dell'album è Descent of the Archangel, poiché presenta il culmine della vicenda, ovvero quando Satana propone ad Ariel il famigerato patto.
    Le prime note sono leggermente stridenti, inquietanti, ma tale melodia viene quasi subito rimpiazzata da una più dolce, soffusa. In un terzo momento queste due melodia si accostano, unendosi ad una voce dolce e angelica: questa musica doppia, duale, annuncia l'arrivo di Mefistofele. Perché dunque non usare soltanto una musica stridente, inquietante e malvagia come è il Diavolo? E' lui stesso a spiegarlo ad un incredulo e muto Ariel, nella prima strofa della canzone, che è interamente interpretata da Roy Khan nel ruolo di Mefistofele.
    CITAZIONE
    Speak my friend,
    you look surprised!
    I thought you knew
    I'd come disguised
    on angel wings...
    in white...

    Parla amico mio,
    sembri sorpreso!
    Pensavo sapessi
    che sarei venuto travestito
    con ali d'angelo... in bianco...

    Dopo aver sbeffeggiato Ariel, con questa sorta di scherzo burlesco, in cui si è presentato a lui sotto le sue antiche spoglie di Angelo di Dio, Mefistofele si fa serio e comincia ad esporre ad Ariel le sue possibilità illimitate: in altre parole, ha inizio la tentazione. E, per meglio far leva sull'ambizione di Ariel, di cui egli conosce il cuore e i desideri, lo porta con sé a fare un giro nella notte, mostrandogli il mondo e tutto ciò che esso può offrire ad un'anima dannata.
    CITAZIONE
    I can make
    your dreams come true.
    What a couple!
    Me and you
    on journey through the night.


    I will show you everything so vividly
    you can't deny me.

    Io posso realizzare i tuoi sogni
    Che coppia!
    Io e te
    in viaggio attraverso la notte.


    Ti mostrerò ogni cosa in maniera così vivida
    che non mi potrai rinnegare.

    Paragonandosi nuovamente, in modo beffardo, all'angelo che era stato, fa ad Ariel la sua offerta; gli dice di pensarci bene, di prendersi il suo tempo, poiché la sua anima gli apparterrà, il giorno della sua morte.
    CITAZIONE
    Bathed in moonlight
    I'm proclaimed by angels cry.
    Think well,
    do take your time,
    because your soul
    will be mine the day you die.

    Bagnato dalla luce della luna
    vengo glorificato da un pianto d'angeli.
    Pensaci bene,
    prenditi il tuo tempo,
    perché la tua anima
    sarà mia il giorno della tua morte.

    La tentazione continua, passando attraverso la debolezza della carne, dei piaceri della carne, fino ad arrivare a quello che ad Ariel preme di più, la conoscenza. Il Diavolo gliela offre, in cambio della sua anima. "Io vengo dalla luce del Paradiso - dice sarcasticamente - ho l'alibi perfetto!"
    CITAZIONE
    Name a pleasure,
    one... a few...
    Any form
    of lust in you
    will tremble at my touch.
    I come down from Heaven's light:
    I have all the perfect alibis!
    There's so much...!


    I will show you everything so vividly
    you won't deny me

    Fammi il nome di un piacere,
    uno o più...
    Ogni tipo
    di tua brama
    fremerà a mio tocco.
    Io vengo dalla luce del Paradiso:
    ho un alibi perfetto!
    C'è così tanto...!


    Ti mostrerò ogni cosa in maniera così vivida
    che non mi rinnegherai.

    Vedendo la titubanza di Ariel, Satana si prepara ad allontanarsi, concedendogli il libero arbitrio, su cui neppure il diavolo ha alcun potere; tuttavia sorride, poiché sente che la resistenza di Ariel presto verrà meno e che loro due si incontreranno di nuovo...
    CITAZIONE
    Call my name or carry on,
    till that last resistance's gone...
    I'm sure we'll meet again...


    I'm your true disciple;
    when the flesh desires...
    You won't deny me.

    Invoca o il mio nome o prosegui da solo,
    finché anche l'ultima resistenza non avrà ceduto...
    Sono sicuro che ci incontreremo di nuovo...


    Io sono il tuo vero discepolo;
    quando la carne fremerà
    non mi rinnegherai.

     
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